Le statistiche asseriscono addirittura che ogni individuo nel corso della propria vita abbia sofferto, almeno una volta, di un problema legato alla perdita dei capelli.
I capelli non sono altro che peli terminali, la cui funzione biologica è pressoché inutile, ma rivestono un’importante funzione sociale: sono il simbolo di bellezza e giovinezza; in alcune culture acquisiscono una connotazione quasi sacra. É quindi ovvio che qualsiasi preoccupazione inerente alla propria chioma, assuma spesso tratti di forte turbamento, tanto da portare il soggetto a compiere trattamenti invasivi e costosi per scongiurare la calvizie.
Per questo fin dall’antichità si sono cercati dei rimedi (più o meno) efficaci per prevenire e curare la caduta dei capelli, arrivando negli ultimi anni, con l’implemento della tecnologia, a veri e propri trapianti di follicoli.
In questo breve articolo parleremo della fotobiostimolazione, una metodica relativamente recente ma che dopo la sua scoperta, ha suscitato l’interesse dell’agenzia spaziale americana NASA per i numerosi risvolti terapici attualizzabili1.
La fotobiostimolazione si effettua con una luce LASER o LED a bassa potenza e a specifiche lunghezze d’onda. É stato dimostrato che irraggiando capelli e cuoio capelluto con questa speciale luce, si produce un miglioramento della micro-circolazione locale e una stimolazione delle cellule al fine di riportarne il metabolismo basale a livelli ottimali2. Per quanto riguarda le problematiche relative all’eccessiva caduta dei capelli, la fotobiostimolazione induce:
- la stimolazione della micro-circolazione del cuoio capelluto;
- un miglior apporto delle sostanze nutritive necessarie per la crescita del capello;
- la riduzione dell’infiammazione peri-follicolare;
- la normalizzazione dei metaboliti ormonali up-regolati3.
Grazie a questi effetti benefici, i LASER per la fotobiostimolazione meritano, senz’ombra di dubbio, un posto sul podio dei trattamenti anti-caduta non invasivi.
In questo panorama spicca in modo rilevante il LASER Stymula®: un dispositivo che combina luce rossa e infrarossa, in sinergia, per lavorare a livello di diversi strati cellulari.
I vantaggi nell’utilizzo di Stymula® sono molteplici: in primis le sedute non sono dolorose, non infiammano e non scaldano, non lasciano quindi alcuna traccia visibile sul paziente. In secondo luogo, i trattamenti Stymula® hanno un’azione locale e sono privi di effetti collaterali4. Inoltre, il paziente può combinare le sedute LASER con altri trattamenti topici/sistemici, senza che le due terapie si influenzino negativamente, anzi, il LASER andrà a potenziare l’effetto di altri farmaci.
Grazie a Stymula®, infine, i benefici della fotobiostimolazione sono accessibili a tutti. Il soggetto può infatti recarsi nel più vicino centro tricologico o farmacia convenzionata, per poter usufruire, in tutta comodità, del rimedio “spaziale”.
1Whelan HT [et al.], Effect of NASA light emitting diode irradiation on wound healing. J Clin LASER Med Surg, 2001
2Hambling MR, Photobiomodulation for the management of alopecia: mechanisms of action, patient selection and prospectives. Clin Cosmet Investig Dermatol, 12: 669-678, sept 2019
3Darwin E [et al.] Low-level LASER Therapy for the treatment for androgenic alopecia: a review. LASER Med sci, 2018
4Yi Fan S [et al.], Efficacy and safety of a low-level light Therapy for Androgenetic Alopecia: A 24 week, randomized, double blind, self-comparison, sham device-controlled Trial. Dermatol Surg, 2018